Nel corso degli anni nell’ex-Montecatini di Piano d’Orta si sono succeduti diversi cicli produttivi. Ricostruire tali processi industriali è interessante non solo ai fini della mera ricerca storica ma anche e soprattutto per capire l’origine delle contaminazioni attualmente rilevate nel sottosuolo e nelle falde acquifere del sito.
Alcune produzioni come quella dell’Acido solforico e dei concimi fosfatici sono rimaste pressoché immutate dalla nascita dello stabilimento intorno al 1902 fino alla sua chiusura avvenuta nel 1964.
Anche la Pirite, materia prima per la produzione di acido solforico, è rimasta nel tempo invariata. Tale minerale veniva utilizzato in virtù del suo contenuto di solfuro di ferro. Parallelamente, però, gli scarti dell’arrostimento della Pirite (ceneri o fanghi della pirite) presentavano una grande quantità di altri metalli pesanti, tra i quali l’arsenico che rappresenta il principale contaminante dell’area.
Ai fini della presente trattazione, verranno illustrati i vari processi produttivi eseguiti nel polo elettrochimico di Piano d’Orta. Tra questi i due più importanti sono stati quelli relativi alla trasformazione della pirite in acido solforico, prima, ed in solfato di rame, poi, oltre alla lavorazione delle fosforiti per la produzione dei concimi fosfatici.